Ciaspolata a Casera Pal Grande di Sotto dai laghetti di Timau NELLE BELLISSIME ALPI CARNICHE
Escursione facile con le ciaspole a Casera Pal grande di sotto lungo il famoso sentiero delle portatrici Carniche
^^^ Partiamo per la ciaspolata a Casera Pal Grande di Sotto dal parcheggio sopra i laghetti di Timau.
Indovinate chi è il più felice che ci sia così tanta neve? Giorgino ovvio! ^^^
^^^ Lungo il CAI 402a ^^^
^^^ Superiamo muretti e vecchi stavoli ^^^
^^^ E anche un ponticello ^^^
^^^ Continuaiamo a seguire il 402a che è anche il sentiero delle portatrici carniche ^^^
^^^ Immersi in un bosco ovattato e silenzioso ^^^
^^^ Non abbiamo incontrato nessuno durante tutta l’escursione ^^^
^^^ Iniziano i 200 metri tosti della ciaspolata ^^^
^^^ Dopo aver sputato pallini per una mezz’ora eccoci alla radura che precede Casera Pal Grande di Sotto ^^^
^^^ Giorgino e Simone quasi arrivati dopo due ore di salita ^^^
^^^ La bellissima Creta di Timau ^^^
CIASPOLATA DAI LAGHETTI DI TIMAU A CASERA PAL GRANDE DI SOTTO LUNGO IL CAI 402A
^^^ Chiesetta militare Pal Grande e la vista verso il monte Terzo ^^^
^^^ Cane ruffiano e felice ^^^
^^^ I guanti che uso sono QUESTI, cuffia in lana Salomon QUI, giacca outline in goretex Salomon QUI e le ghette sono queste QUI ^^^
^^^ Dopo due ore di salita eccomi a Casera Pal Grande di Sotto, se vuoi vederla in veste estiva trovi il post a questo link ^^^
^^^ Ciao ciao Creta di Timau ci vediamo la prossima volta, ora si scende!^^^
Ciaspolata a Casera Pal Grande di Sotto dai laghetti di Timau LUNGO IL CAI 402A
Escursione invernale con le ciaspole a casera Pal grande di sotto seguendo il sentiero delle portatrici carniche
DOVE PARCHEGGIARE E DOVE PARTIRE
Il punto di partenza per la ciaspolata a Casera Val Grande è il parcheggio che si trova nel tornante sopra le piste di sci di fondo dei laghetti di Timau andando verso il Passo di Monte Croce Carnico.
Salendo troverete sulla sinistra il parcheggio e l’attacco della ciaspolata sulla destra, dall’altra parte della strada con 930 m.
Incontrerete subito i cartelli CAI del sentiero 402a che è lo stesso che vi porta in estate sul Pal Piccolo lungo il sentiero delle Portatrici Carniche.
Salendo si seguirà poi il sentiero CAI 402 fino ad incontrare sulla sinistra, sulla cima di una collina, Casera Pal Grande di Sotto a 1540 metri.
Per i più coraggiosi c’è anche la possibilità di raggiungere Casera Pal Grande di Sopra ma sono altri 200 metri di dislivello e bisogna fare molta attenzione in alcuni punti.
CIASPOLATA A CASERA PAL GRANDE DI SOTTO: DISLIVELLO, TEMPI E DIFFICOLTÀ
Il dislivello dell’escursione con ciaspole a Casera Pal Grande di Sotto dal punto di partenza è di 600 metri.
Sembrano sicuramente tanti considerando che vanno fatti con le ciaspole e la neve fresca ma se posso dire la mia questi 600 metri non li ho trovati cosí distruttivi (tranne gli ultimi 200 metri finali dove sono effettivamente tosti).
Considero questa escursione di livello medio perchè non è pericolosa in quanto non ci sono punti esposti, la prima parte lungo il sentiero sale in maniera graduale ma sono sempre 2 ore di salita con l’ultima parte decisa e ripidina.
Ricordo sempre che sono i nostri tempi, quindi indicativi. Voi potreste metterci 3 come 4 ore quindi valutate la vostra preparazione fisica e partite presto in modo da avere più ore di luce possibile.
Per raggiungere Casera Pal Grande di Sotto ci abbiamo messo 2 ore a salire e una a scendere.
DESCRIZIONE DELLA CIASPOLATA A CASERA PAL GRANDE DI SOTTO DAI LAGHETTI DI TIMAU
INTRO
Domenica mattina, ore 10.00.
Siamo ospiti all’albergo diffuso “La Marmote” per questo weekend – potete leggere il post sulle vacanze invernali a Paluzza QUI – e mentre ieri siamo stati a ciaspolare a Casera Val di Collina, facile escursione adatta a tutti sopra Timau – trovi qui il post – oggi abbiamo optato per Casera Pal Grande di Sotto.
Eravamo passati qui in zona quando abbiamo fatto l’anello della Creta di Timau in estate, partendo proprio dal centro di Timau e raggiungendo questi sentieri in realtà per sbaglio 😀 visto che l’escursione era di appena 7 ore (idee di Simone ovvio).
Oggi non sbaglieremo strada e andremo dritti alla nostra meta.
La cosa divertente dell’ultima volta che siamo stati a Casera Pal Grande di Sotto è che c’era una mucca arrabbiatissima che non faceva passare nessuno.
Era proprio incavolata nera e ci ha seguito tutto il tempo e ha cercato anche di caricarci!
Abbiamo dovuto scavalcare ed evitare la zona esterna con le mucche, le ho fatto anche una foto – la trovi qui -, così almeno capite la pericolosità di questa mucca che, tra l’altro, era veramente gigantesca!
Ma bando alle ciance e iniziamo a parlare della ciaspolata.
INIZIO DELL’ESCURSIONE CON CIASPE A CASERA PAL GRANDE DI SOTTO
Prendiamo il sentiero 402a e ciaspolando di fianco a bei muretti a secco e vecchi stavoli ci allontaniamo velocemente dai rumori della strada e ci immergiamo nel bosco.
Giorgino è esaltato dalla quantità di neve che c’è oggi sul sentiero, corre su e giù come un matto e mentre noi facciamo 20 metri lui ne fa 60 alla volta.
Domani passerà tutto il giorno nel letto a dormire, senza ombra di dubbio.
Superiamo il primo bivio sprovvisto di indicazioni continuando a salire “sulla principale” e poi seguiamo sempre il sentiero 402a ribattezzato “delle portatrici carniche”.
Se non ne avete mai sentito parlare dovete assolutamente leggere il bellissimo libro dell’autrice friulana Ilaria Tuti “Fiore di roccia” (ti lascio qui il link) che racconta la storia delle portatrici che ogni mattina riempivano le gerle con munizioni, cibo e medicinali e, incuranti di neve, ghiaccio o dei cecchini appostati nelle montagne limitrofe, salivano fino al fronte.
GLI ULTIMI 200 METRI DI DISLIVELLO, CHE FATICA!
Una ciaspolata senza un po’ di salita “ma-chi-me-l’ha-fatto-fare” non è una bella ciaspolata quindi preparatevi psicologicamente agli ultimi 200 metri.
Fin qui vi siete goduti la ciaspolata, avete fatto le foto, ascoltato il silenzio ed apprezzato il bosco, adesso è il momento di fare fatica.
Se avete una cioccolata con voi, è il momento di mangiarla.
Gli ultimi 200 metri sono belli ripidini, con passaggi stretti e scomodi per le ciaspole con una pendenza che vi farà sputare pallini.
Ma è solo un pezzettino, lo prometto!
Io arrivata a metà salita mi arrendo e tiro fuori uno dei nostri panini, non si può fare sta fatica pure con la pancia che brontola.. eccheccavolo!
Finito questo tratto facciamo l’ultimo pezzo di sentiero quasi in piano, con il monte Avostanis e la Creta di Timau che si stagliano bellissime davanti a noi.
Saliamo una collinetta ed ecco la bellissima casera Pal Grande di sotto.
Di media per raggiungere la casera si sta sulle 2/2 ore e mezza, poi dipende dalla vostra preparazione.
ABBIAMO RAGGIUNTO CASERA PAL GRANDE DI SOTTO E FINALMENTE SI MANGIA!
Casera Pal Grande di sotto è bella grande, c’è la stufa, due belle panche con tavoli e il piano di sopra ha lo spazio per dormire.
Intorno a noi la vista è incredibile peccato per il brutto tempo che copre un po’ le montagne più lontane.
Da quassù vediamo la Creta di Timau, il monte Terzo, il Freikofel e tante altre cime.
Uno spettacolo!
Dopo un pranzetto all’asciutto, ma non posso dire al caldo visto che la temperatura dentro la casera era vicina allo zero, è il momento di tornare giù.
Subito sotto la casera passiamo a visitare la chiesetta di Pal Grande Madonna delle Nevi e i resti dei primi baraccamenti del 1915.
Da qui per scendere facciamo lo stesso percorso dell’andata con la variante che al ritorno si possono tagliare molte curve scendendo sulla neve fresca.
Divertentissimo!
In un ora abbiamo raggiunto la macchina e ora andiamo a bere qualcosa al chiosco delle piste da fondo dei laghetti di Timau prima di rincasare.
END
Questa ciaspolata mi è piaciuta per molte ragioni.
La prima parte del sentiero che si snoda nel bosco è veramente un’incanto.
I tempi per raggiungere un bel punto panoramico sono ottimi, quando la salita raggiunge le 3 ore devo dirvi che mi stufa, è decisamente troppo, qui in due ore si è alla casera, per me è perfetto.
Il panorama è mozzafiato!
La Creta di Timau è veramente vicina e in veste invernale è stupenda.
Insomma ciaspolata super approvata!
COSA FARE DOPO UNA CIASPOLATA ZONA PALUZZA
DOVE MANGIARE A TIMAU
Se volete fermarvi a mangiare o bere qualcosa in zona avete 3 opzioni:
- Casetta in Canadà. Molto conosciuto dagli escursionisti in ogni stagione, potete trovare una cucina familiare con prodotti del territorio o fermarvi anche solo per bere qualcosa.
- Bar/Tavola calda Tai Laghets. Questo locale si trova sopra le piste da fondo. Qui potrete fermarvi a bere qualcosa o mangiare sia a pranzo che a cena, piatti tipici del territorio e ottimi panini (riapre primavera 2023).
- Ristorante/Pizzeria “La Torate”. Ristorante specializzato in carne alla brace e piatti tipici della carnia (cjarsons spettacolari) è uno dei nostri posticini preferiti quando andiamo a Paluzza. Ottima anche la pizza e il loro Tiramisu!
SHOPPING
Panificio Silverio, Timau. Non potete andare via da Timau o Paluzza senza prima esser passati al panificio Silverio per fare incetta di biscotti e grissini che sono a dir poco spettacolari.
Ceramiche Lazzara. Uno dei negozi più famosi della Carnia si trova a Paluzza. Qui la bravissima Sara delli Zotti realizza ceramiche decorate a mano con decori ispirati a fiori e piante tipici della Carnia e non solo. Passate a trovarla in negozio.
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INFO DELLA CAMMINATA A CASERA PAL GRANDE DI SOTTO:
Partenza: CAI 402a, parcheggio sul primo tornante dopo le piste da fondo dei laghetti di Timau, UD, Friuli Venezia Giulia.
Arrivo: Casera Pal Grande di sotto
Tempi: 3 ore
Sentiero: CAI 402a -CAI 402
Difficoltà: Medio- facile
Dislivello: 600 metri
Lunghezza: quasi 6 km
Adatta a chi: Adulti e ragazzini grandi abituati a ciaspolare.
Sito web: Albergo diffuso “La Marmote”. Laghetti di Timau pista da fondo.
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