Una camminata di 6 ore che parte subito decisa e che si snoda per la maggior parte nel bosco superando stavoli, dei piccoli corsi d’acqua e una bella cengia scavata nella roccia.
^^^ Per questa camminata si parte da qui, dal Ponte sul Rio Simon che si raggiunge superando Resiutta (UD) e subito dopo la galleria girare a sinistra e tornare indietro verso Rovereto di Chiusaforte. Subito dopo il ponte troverete una tabella e un tavolo da pic nic, potrete parcheggiare lì. ^^^
^^^ Si parcheggia sulla destra, si supera il ponte e si raggiunge dietro la curva il punto di partenza del sentiero ^^^
^^^ Noi abbiamo parcheggiato davanti questa bella piazzola, d’estate si possono portare i bambini a fare il bagno nel Rio Simon o a fare merenda in questa bellissima zona^^^
^^^ Questo è il punto di partenza della camminata CAI 425a, come vedete anche Giorgino è impaziente 😀 ^^^
^^^ ATTENZIONE camminata che vi piacerà solo se amate le salite! ^^^
^^^ La prima ora è veramente tosta, si sale-sale-sale! Qui un attimo di pausa sia per Simone che per Giorgino ^^^
^^^ Questa camminata si snoda per lo più nel bosco e preparatevi a 4 ore e mezza di salita se volete raggiungere il ricovero Sot Cretis ^^^
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^^^ Il mio gancio da zaino per macchina fotografica lo trovate qui LINK ^^^
^^^ Siamo arrivati allo Stavolo Polizza di là ormai ridotto a ruderi ^^^
^^^ I primi 400 metri di dislivello sono andati, anche Giorgino è assetato ^^^
^^^ La bellezza e la tranquillità di questa camminata è qualcosa di inimmaginabile. ^^^
^^^ Curva a gomito e si supera il Rio Cuestis dove Giorgino fa il bagno tutto contento 😀 ^^^
^^^ Passiamo vicino a varie cascatelle che con quest’acqua limpida ti fanno venir voglia di buttarti dentro anche se è inverno! ^^^
^^^ Passaggio sotto questa piccola cengia che io trovo bellissima :O ^^^
^^^ Salendo la vista alla nostra sinistra diventa sempre più bella ^^^
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^^^ Finalmente la salita ha “mollato” un po’ e si cammina piacevolmente dentro questo bellissimo bosco ^^^
^^^ Mancano ancora 2.30 ore al ricovero, noi non ce la facciamo ad arrivare perchè siamo partiti tardi e non vogliamo tornare con il buio ^^^
^^^ ATTENZIONE IN QUESTO PUNTO. Quando raggiungerete il letto del Rio Agar de Lis Tais i segantini CAI un po’ si “perdono”. Dovrete risalire il letto del fiume finché troverete in fondo a sinistra la salita (un po’ scomoda) dove proseguire ^^^
^^^ Un Giorgino c0ntento tra i massi 😀 ^^^
^^^ Qui il sentiero sarebbe sulla destra ma noi non l’abbiamo trovato così abbiamo semplicemente risalito il fiume e trovato i segnalini CAI in fondo a sinistra ^^^
^^^ Si sale di qua! ^^^
^^^ E mho se magna! ^^^^
^^^ La focaccia al latte del panificio di Lusevera è la cosa più buona dell’universo!! ^^^
^^^ E si sale ancora! ^^^
^^^ Ho trovato un sasso a forma di cuore! Ce lo siamo portato a casa 😀 ^^^
^^^ Siamo arrivati a Forcella Pedot a 1274 m . Abbiamo già percorso 1000 metri di dislivello, ora facciamo ancora una mezz’ora e poi ci fermiamo ^^^
^^^ Abbiamo deciso di fermarci qui a mangiare l’altro panino e poi facciamo dietrofront! ^^^
^^^ Per la cima ci mancava sicuramente ancora un ora di salita ma per oggi direi che abbiamo dato! ^^^
^^^ Da qui possiamo vedere il Zuc dal Bor, il Crostis e il monte Pisimoni ^^^
^^^ Ora scendiamo facendo lo stesso sentiero, se avessimo completato il giro avremmo fatto un anello ^^^
^^^ Si sta abbassando il sole e la luce sull’erba secca e le foglie arancioni crea un’atmosfera magica! ^^^
^^^ Giorgino che mi aspetta ogni volta che mi fermo 😀 ^^^
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^^^ Siamo scesi giusto in tempo! ^^^
^^^ Foto di rito di fine escursione, io, Simone e il fiume Fella nella golden hour, che spettacolo! ^^^
^^^ Volevo il gelato non l’ho trovato! Abbiamo ripiegato in centro a Venzone con succo e torta fatta in casa… buonissima!!! ^^^
PREMESSA
Bisogna fare una premessa riguardo questa camminata.
Avevamo in mente di farla già da tempo, poi ho lavorato 2 domeniche, poi ha piovuto 2 domeniche e alla fine il giorno che avevamo deciso di farla era esattamente il giorno dopo il Baby Shower della mia migliore amica.
Cos’è un baby shower?
E’ la festa che si fa prima che nasca un bambino per portare qualche pensierino alla coppia e stare insieme alle persone più importanti per loro prima del grande evento.
Quindi.. non potete sperare che sia tornata a casa presto e che dunque la mattina mi sia svegliata presto 😀
SI PARTE!
Partiamo non so neanche a che ora tutti rimbambiti.
Non fossimo già tardissimo sulla tabella di marcia decidiamo di andare a fare colazione in piazza.
Abbiamo bisogno di una botta di vita.
La fortuna di camminare tra noi è che se un giorno sei stanco/sei in ritardo/cambi idea su cosa fare quel giorno non devi render conto a nessuno e così lo ammetto, a me piace tanto andar a camminare con Simone e Giorgino e basta perchè non so mai come mi sveglio la mattina 😀
LA STRADA PER ARRIVARE AL PUNTO DI PARTENZA
Noi, perchè ci piace complicarci la vita, per arrivare al ponte del Rio Simon abbiamo deciso di fare tutta la strada per dietro (così studiamo anche gli itinerari in bicicletta possibili per l’estate) e quindi siamo arrivati a Moggio Udinese e abbiamo seguito le indicazioni per Ovedasso e Rovedero di Chiusaforte. Dopo la galleria troverete il parcheggio e l’area con tabellone e panchina da picnic.
Se preferite la strada più facile ma meno caratteristica (e con meno buche 😀 ) superate semplicemente Resiutta e dopo la prima galleria girate a sinistra e troverete il ponte e il parcheggio subito dopo.
IL SENTIERO CAI 425a
Scendiamo dalla macchina, ci cambiamo le scarpe e come sempre facciamo lo scherzone a Giorgino e facciamo finta di lasciarlo in macchina haha.
Dopo un minuto torno alla macchina e lo faccio scendere e lui mi guarda con quel suo sguardo indispettito alla “tanto lo sapevo che tornavi IDIOTA” e si fionda dentro le acque gelate del Rio Simon.
Risaliamo un po’ il fiume lungo un sentierino senza indicazioni giusto per guardare un po’ in giro ed è davvero molto bello.
E’ il luogo ideale dove portare cani o bambini a fare un giretto di un’ora d’estate, bagnarsi i piedi e magari mangiare un panino.
Superiamo il ponte e subito dietro la curva c’è l’attacco della camminata senza nessun cartello ma almeno il segnalino CAI è ben visibile.
Partenza tutta in salita.
Ci siamo.
Nella prima ora ho smaltito e sudato tutti i prosecchi, le birrette, il frico, il risotto, la torta e i tramezzini della sera prima.
Aiuto.
Come metà delle camminate in Friuli la prima ora è da cardiopalma, almeno per me.
E anche questa non è diversa.
Almeno, dopo aver raggiunto i primi ruderi, il sentiero dà un po’ di respiro e si scende un po’ per raggiungere e passare il bellissimo e azzurrissimo Rio Custis
Ma lo sapete anche voi, discesa = salita e così (ma più dolcemente) abbiamo ricominciato a salire per altre 2 ore.
Questa camminata, per quanto faticosa, è veramente piacevole perchè si snoda tutta dentro al bosco che, grazie alle foglie arancioni, all’erba completamente gialla e alla luce di oggi crea un atmosfera magica che non ti fa sentire la fatica.
Camminiamo nel completo silenzio per ore e abbiamo la fortuna di non incontrare nessuno.
La pace di questa valle è irreale considerando che a due passi c’è l’autostrada.
Oggi non vola una mosca.
Facciamo fatica a sentire anche il canto degli uccelli. Si sentono solo i nostri piedi stropicciare le foglie con gli stivali e ogni tanto il rumore dell’acqua in lontananza.
Che pace.
DOPO 1000 METRI DI DISLIVELLO
Immaginavamo di non riuscire a completare il giro, siamo partiti troppo tardi e questo è un giro lungo e tosto.
Ormai son le 3 di pomeriggio e non abbiamo voglia di scendere col buio.
Noi abbiamo sempre dietro tutto il necessario come luci frontali, pile di ricambio, powerbank per il cellulare in modo da usare se necessario la torcia ma preferiamo sempre tornare con la luce se possibile.
Superata Forcella Pedot abbiamo risalito il 425a ancora per un centinaio di metri e raggiunti i 1300 metri, a un oretta di cammino dal ricovero Sot Cretis, abbiamo deciso di fermarci.
Ci siamo mangiati il panino davanti a una vista spettacolare, davanti a noi il Pisimoni, il monte Crostis (si ce n’è uno anche qui) e il famoso Zuc dal Bor enorme e pieno di neve.
SI SCENDE
Mangiato il panino e studiato un percorso per questa estate per raggiungere il ricovero Sot Cretis facendo un altro sentiero, mettiamo via tutto e iniziamo a scendere. Anche la discesa è eterna ma decisamente più piacevole della salita.
In due ore raggiungiamo la macchina e anche il nostro cagnolino sembra esserne felice.
Si è subito acciambellato sul tappetino e addormentato in men che non si dica.
END
Per finire al meglio la giornata ritornando verso casa ci siamo fermati a Venzone.
Il centro di Venzone mi piace sempre tantissimo.
Si respira proprio l’aria di storia e ogni volta che cammino lungo i vicoli penso a che vita si doveva vivere qui 100-200-500 anni fa.
Ci siamo fermati al Bar alla Vecchia Concordia nella piazza del Municipio e abbiamo assaggiato una delle loro fantastiche torte.
Ho scelto una fetta di torta al limone alta quanto la mia mano e morbida come un cuscino.
Ho fatto fatica a non ordinarne un altra!
Alla fine la giornata è andata benissimo, abbiamo fatto una bella camminata perfetta per smaltire la mangiata della sera prima e abbiamo concluso in bellezza con un giretto a Venzone.
CONCLUSIONE
Consiglio questa camminata se ami il bosco, le camminate silenziose e la salita.
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INFO DELLA CAMMINATA DAL PONTE DEL RIO SIMON A RICOVERO SOT CRETIS:
Noi non siamo arrivati al ricovero perchè siamo partiti tardi ma vi metto le informazioni fino al ricovero Sot Cretis.
Partenza: Ponte del Rio Simon (346 m), Roveredo di Chiusaforte, UD, Friuli Venezia Giulia.
Arrivo: Ricovero Sot Cretis, (1537 m )
Tempi: 6,30 ore
Sentiero: CAI 425a
Difficoltà: media ( il percorso è facile ma abbastanza faticoso).
Adatta a chi: adulti e ragazzi grandi abituati a camminare.
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