Una facile escursione di 4 ore dal Cuel di Forchia (sopra Avasinis) alla cima del monte Cuar, una delle prime alture delle bellissime Prealpi Carniche.
^^^ Parcheggiamo al Cuel di Forchia e prendiamo subito il sentiero che parte lì davanti, il CAI 815 ^^^
^^^ Il primo tratto è tutto dentro il bosco quindi perfetto anche in estate da fare con i bambini ^^^
^^^ Qui c’è un cagn0lino contento 😀 ^^^
^^^ Il sentiero è bel segnalato e facile da seguire ^^^
^^^ Dopo appena un ora e 10 raggiungiamo malga Cuar, aperta solo in estate ^^^
^^^ Poco prima di arrivare alla malga c’è sulla destra un bel punto panoramico dove poter mangiare o semplicemente guardare il panorama ^^^
^^^ Dietro me e Giorgi si può intravedere il bellissimo lago di Cavazzo, il monte San Simeone, il Plauris e tanti altri. ^^^
^^^ Mentre qui si può scorgere il monte Piciat e Cima Campanili ^^^
^^^ Ora riprendiamo la salita per la malga ^^^
^^^ Ecco la bellissima e grandissima Malga Cuar ^^^
SE TI STA PIACENDO QUESTA CAMMINATA POTREBBE INTERESSARTI ANCHE L’ESCURSIONE SUL MONTE CUARNAN SOPRA MONTENARS. DAGLI UN OCCHIATA A QUESTO LINK.
^^^ Se avete bambini o non siete molto allenati potete comodamente arrivare fino qui e ritornare indietro sullo stesso sentiero ^^^
^^^ Noi invece proseguiamo la camminata prendendo il sentiero che sale dietro Malga Cuar e puntiamo dritto a quella cima lassù ^^^
^^^ Risaliamo il prato dove abitualmente ci sono le mucche al pascolo e scavalchiamo il recinto ^^^
^^^ Al di là del recinto ecco il sentire che porta da una parte al monte Flagjel e dall’altra alla cima del Cuar ^^^
^^^ La dorsarle del monte Cuar è pazzesca! ^^^
^^^ Riuscite a scorgere la croce del monte Flagjel? ^^^
^^^ Ed ecco parte della vista, subito sotto la Val d’Arzino ^^^
^^^ Questo pezzo sembra cortissimo invece… ^^^
^^^ Ultimo tratto un po’ brutto. Fate attenzione e tenevi anche con le mani ad alberi e rocce. A causa delle tante foglie si rischia di scivolare spesso ^^^
^^^ A causa della foschia vediamo ben poco ma almeno il Tagliamento riusciamo ad intravederlo ^^^
^^^ Eccoci sulla cima del Monte Cuar dopo 3 anni ^^^
^^^ Ed ecco a voi Giorgino durante la sua prima camminata proprio qui sul Cuar. Ma quanto era bello??? ^^^
^^^ La vista intorno a noi è incredibile ^^^
^^^ Oggi panino speciale con il pane al latte che troviamo solo il sabato dalla nostra panettiera di fiducia.. Yummm!! ^^^
^^^ Si riparte, superiamo la campana (che ovviamente suono) e scendiamo giù prendendo il CAI 816 ^^^
^^^ Visto la quantità di persone e cagnolini ci eravamo fermati a mangiare belli lontani ^^^
^^^ Finalmente anche noi possiamo goderci la vista della pianura friulana scendendo lungo il sentiero 816 ^^^
^^^ Simone che mi indica tutte le cime (tanto di media le dimentico in 2 secondi) ^^^
^^^ Ma che vista facendo l’816 in discesa!! ^^^
^^^ Entriamo nel bosco per fare l’ultimo tratto ^^^
^^^ Attenzione a quando sbucate sulla stradina, girate a destra come indica il segnalino CAI ^^^
^^^ Giorgino dopo 3 anni è così 😀 insomma gli manca solo la parola! Se volete sapere di più della storia di Giorgi la potete trovare QUI ^^^
^^^ Alla seconda panchina fate attenzione, il sentiero riparte proprio da lì dietro! ^^^
^^^ Abbiamo trovato anche una bella pineta ^^^
^^^ Ed eccoci finalmente sulla strada. Si ritorna al parcheggio andando verso sinistra. ^^^
Per questa domenica io e Simone eravamo alla ricerca di qualcosa di facile da finire in poche ore e perchè no, con un gran panorama.
La scelta è ricaduta sul monte Cuar per 2 ragioni: la prima perchè alle 14.00 dovevamo essere a Gemona per un impegno, la seconda perchè 3 anni fa proprio in questo periodo Giorgino faceva la sua prima camminata con noi proprio sul Cuar 😀 .
SI PARTE!
Raggiungiamo il parcheggio sul Cuel di Forchia salendo da Avasinis e parcheggiamo (se non riuscite a trovare il Cuel di Forchia comprate la cartina tabacco in cui la strada che dovete prendere si vede benissimo. Inoltre quando raggiungete Avasinis troverete le indicazioni per il Monte Cuar).
Ovviamente ieri era una giornata stupenda, ci hanno detto che si vedeva anche il mare mentre oggi… muffa!
Ma non ci scoraggiamo!
Prendiamo il sentiero CAI 815 che parte proprio davanti al parcheggio e iniziamo la nostra salita nel bosco verso le 9.30 di mattina.
Per arrivare al primo punto panoramico ovvero Malga Cuar il cartello indica un ora e 10 quindi adatto anche a bambini o persone non troppo abituate a camminare.
Il sentiero parte abbastanza deciso ma ci sono molti tratti in cui il terreno spiana e che permette di prendere fiato.
Saliamo senza incontrare nessuno immersi nel silenzio di questo bellissimo bosco di faggi.
A terra migliaia di foglie attutiscono i nostri passi mentre Giorgino scava e annusa a più non posso.
Usciamo finalmente dal bosco e individuiamo subito Malga Cuar che svetta grande e bianca sopra di noi.
Prima di raggiungerla seguiamo un piccolo sentiero che va verso destra e porta ad un bel punto panoramico dal quale vediamo il lago di Cavazzo, il monte Plauris, il monte San Simeone e perfino l’amariana.
Se avete bambini potete arrivare fino a qui o alla malga e ritornare indietro.
LA DORSALE DEL MONTE CUAR
Superiamo veloci la malga, aperta solo in estate e ritroviamo il sentiero alle sue spalle.
Iniziamo la parte faticosa.
Abbandoniamo il sentiero e puntiamo in alto verso la staccionata e superando il prato dove d’estate centinaia di mucche pascolano felici.
Scavalchiamo il recinto ed ecco finalmente il panorama!
Sotto di noi, anche se avvolto nella foschia, individuiamo il Monte Prat, la Val d’Arzino e il fiume Tagliamento.
Andiamo verso sinistra direzione cima del Monte Cuar percorrendo uno spettacolare sentiero tutto in cresta mentre alle nostre spalle la croce del monte Flagjel ci saluta.
Giorgino incontra tanti altri cagnolini da annusare.. sembra che chi ha un cane oggi si sia dato appuntamento sul Cuar 😀 ce n’è tantissimi!!
Facciamo gli ultimi 150 metri sempre seguendo il Cai 815 ma facendo molta più attenzione. Le montagne di foglie depositate a terra non sono per niente utili e rischiamo più volte di inciampare o cadere a causa di sassi nascosti.
Tenendoci agli alberi e alle rocce anche con le mani riusciamo a conquistare finalmente la cima del monte Cuar dove, oltre a goderci il panorama, ci gustiamo i nostri super panini (Giorgino incluso).
SUONATO LA CAMPANA, ORA SI SCENDE!
Finita la pausa panino avvolti in questa vista a 360 gradi, suoniamo la campana e ci fiondiamo in discesa lungo il CAI 816.
Molti tendono a fare il contrario, ovvero la salita sul sentiero 816 ma io preferisco salire dal 815 e scendere dal 816. In questo modo posso godermi per bene la vista su tutta la pianura friulana che è straordinaria (tranne oggi che c’è foschia…tiè!).
END
Siamo scesi veramente a tempo di record, un po’ perchè avevamo da fare un po’ perchè la discesa dal 816 è veramente diretta e rapida.
Anche qui bisogna fare abbastanza attenzione alle foglie che nascondono il terreno.
Quando si ritorna sulla strada sterrata bisogna stare attenti ad individuare il sentiero che parte nuovamente dietro la seconda panchina che incontrerete.
Se non lo individuate non preoccupatevi scendete semplicemente lungo la stradina allungando un po’ la camminata ma arrivando allo stesso punto.
Raggiunta la strada asfaltata abbiamo semplicemente girato a sinistra e trovato la nostra macchina dopo 2 tornanti.
CAMMINATA CONSIGLIATISSIMA A TUTTI
Questo giro è facile, perfetto in ogni periodo dell’anno e con un panorama mozzafiato.
Potete raggiungere anche solamente Malga Cuar e così portare con voi i bambini o amici poco allentati.
Consiglio questo itinerario veramente a tutti!
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INFO DELLA CAMMINATA AD ANELLO DAL CUEL DI FORCHIA AL MONTE CUAR:
Partenza: Cuel di Forchia (salendo da Avasinis), Avasinis, UD, Friuli Venezia Giulia.
Arrivo: cima del monte Cuar
Tempi: 4 ore
Sentiero: CAI 815 – CAI 816
Difficoltà: media.
Adatta a chi: adulti e ragazzi grandi abituati a camminare.
Consigli: scendendo lungo il CAI 816 quando finisce il sentiero e trovate la strada sterrata e una panchina andate verso destra(come dice il segnalino cai). Alla seconda panchina fate attenzione che il sentiero continua dietro la panchina ed è poco visibile.
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