Sentiero dell’Alpe Vecchia in autunno partendo dal lago superiore di Fusine | Tarvisio

Bellissima camminata nel Tarvisiano dai laghi di Fusine al rifugio Zacchi passando per il sentiero dell’Alpe Vecchia al cospetto della catena del Mangart.

^^^Oggi è una bellissima giornata d’autunno, intorno a noi tutto è giallo e arancio e lasciata la macchina al parcheggio del lago superiore di Fusine siamo pronti a partire! ^^^

^^^ Passiamo di fianco alla locanda “Ai sette nani” e a questa bellissima area picnic avvolta nel rosso delle foglie cadute ^^^

 

Ci sono 3 soluzioni per fare questa camminata:

1. Salite al rifugio Zacchi fate il sentiero dell’Alpe Vecchia e scendete tramite il CAI 517, 517a, 513, 512.

2. Fate il giro al contrario ovvero CAI 512, 513, 517a, 517, rifugio Zacchi e discesa tramite il 512.

3. Oppure il giro che abbiamo fatto noi per “cambiare un po’” il classico giro quindi CAI 514, Malga Alpe del lago dove si prende la strada bianca sulla sinistra e poi 517a, 517, rifugio Zacchi e discesa tramite il 512. 

 

^^^ Noi prenderemo il sentiero per la malga Alpe del Lago ^^^

^^^ Abbiamo seguito il 514 e siamo arrivati in questa bellissima radura. Davanti a noi la malga Alpe del Lago e sopra di lei il monte Buconig ^^^

^^^ Quest’area è veramente suggestiva con gli alberi perfettamente allineati quasi a creare un recinto ^^^

^^^ Dalla malga Alpe del Lago si può vedere il lago superiore di Fusine e fermarsi nell’area picnic per la merenda se si è con bambini ^^^

^^^ Un cagn0lino contento! ^^^

^^^ Siamo usciti dal primo tratto di bosco ed ecco davanti a noi il monte Traunig (quello a punta) e il Mangart alla sua sinistra. ^^^

^^^ Ecco il famoso Mangart 2677 m. Giacca Montura in Goretex ^^^

^^^ Si prosegue lungo il CAI 517 ^^^

^^^ Ma prima della salita un paninetto! ^^^

^^^ Inizia la salita nel bosco ^^^

^^^ Un oretta e mezza di salita a tratti più o meno impegnativa ^^^

^^^ E’ arrivata la stagione più divertente per i nostri cagnolini! ^^^

^^^ Non potevamo non fermarci un attimino per far giocare Giorgino con le foglie e i legnetti ^^^

^^^ Un Giorgino soddisfatto 😀 ^^^

^^^ Ma cosa ci sarà qui sotto??? ^^^

^^^ Hahahah la faccia di Giorgi 😀 ^^^

^^^ Adesso si riprendere con la camminata dobbiamo arrivare al bivio e seguire il 517 e seguire il sentiero dell’Alpe Vecchia ^^^

^^^ Per questo trek ho scelto scarpe Yaru GTX Montura e giacca impermeabile 2.0 Montura e zaino Salomon ^^^

^^^ Inizia a diventare tutto giallo ^^^

^^^ La vista dietro di noi ^^^

^^^ Grazie al Montura Store di Trento per questa giacca favolosa! ^^^

^^^ Attenti a quei 2! ^^^

^^^ Ma che bellezza! Ho deciso di fare questa camminata proprio perchè immaginavo di trovarmi questo panorama in autunno! ^^^

^^^ Seguiamo il CAI 517 fino al rifugio Zacchi ^^^

^^^ Guardate che spettacolo! ^^^

^^^ Tentativo di selfie con un cane che si ribella 😀 ^^

^^^ Autunno lungo il sentiero dell’Alpe Vecchia ^^^

 

 Ti potrebbe interessare anche la camminata lungo il Ta Lipa Pot, la “Belle Strada” della Val Resia in autunno.

Tutto il post QUI 

 

^^^ Giorgino killer di legnetti haha ^^^

^^^ Ma guardate il sentiero com’è bello qui ^^^

^^^ Siamo arrivati nella zona più fredda ti tutta la camminata. La temperatura è scesa improvvisamente e il suolo è completamente ghiacciato! ^^^

^^^ Incredibile!!! ^^^

^^^ Giorgino ama il freddo e la neve e infatti fa le corse sul ghiaccio tutto contento ^^^

^^^ Sopra di noi le Ponze e il gruppo del Mangart che ci fanno ombra ^^^

^^^ Anche se è ora di pranzo è sceso un freddo becco così Simone mi ruba la mia fascetta rosa e ci avviamo veloci verso il rifugio Zacchi ^^^

^^^ Il panorama che si gode dallo Zacchi è incantevole in ogni stagione ^^^

^^^ Il rifugi Zacchi ora chiuso ma che aprirà per la stagione invernale ^^^

^^^ Ora in un oretta e 20 di discesa saremo di nuovo al lago di Fusine ^^^

^^^ Il sentiero è ben segnalato ed è uno dei più conosciuti e frequentati della zona ^^^

^^^ Ormai è tardi. Nelle aree intorno al lago non c’è più nessuno ^^^

^^^ C’è tutto il lago per noi!!!^^^

^^^ Le barchette del lago inferiore di fusine. Vi ricordate di quando io e Simone questa estate le abbiamo noleggiate?? Che ridere!! Dai un occhiata al post QUI ^^^

^^^ La luce sta scendendo velocemente e anche le acque del lago sono molto più scure del solito. ^^^

^^^ E’ arrivata l’0ra di tornare a casa ^^^

 

Difficilmente io e Simone (e Giorgio ovvio), facciamo la stessa camminata due volte.

In questo caso ero sicura che ne valesse la pena perchè questa zona, durante l’autunno, diventa qualcosa di magnifico.

E avevo ragione.

 

CAMMINATA NEL TARVISIANO

 

La prima volta che abbiamo fatto questa camminata non avevamo neanche Giorgino.

Era una caldissima giornata di agosto e Simone mi aveva portato a fare questo trek con berretta finale allo Zacchi.

 

Di quella camminata ricordo solo di aver visto il mio primo stambecco.

Me lo ricordo come fosse ora.

 

Vicino alle rocce, che si trovano sulla destra quando esci dal bosco dopo la salita e quindi quando sei completamente senza fiato, vidi questo stambecco, enorme e bellissimo che sembrava non avesse paura. Se ne stava lì a guardarci e noi guardavamo lui.

Ricordo che in quel momento pensai che la montagna non era poi tanto male haha.

 

SI PARTE!

 

Sapevamo che il parcheggio sarebbe stato un po’ drammatico.

I laghi di Fusine nelle settimane clou d’autunno sono presi d’assalto da fotografi, amanti della natura, famiglie in cerca di un posto stupendo dove fare un picnic e camminatori seriali.

E infatti era così.

 

Dopo aver girato in lungo e in largo il parcheggio siamo riusciti a trovare un posto, cambiarci e partire.

Ogni volta che facciamo una camminata e c’è tantissima gente (anche in Trentino) siamo sempre sereni perchè appena inizi una vera salita stranamente la gente scompare 😀 e qui è stato uguale.

Abbiamo incontrato si e no 15 persone in tutta la camminata.

 

LA MALGA ALPE DEL LAGO

 

Per cambiare un po’ il giro classico abbiamo deciso di prendere il sentiero che ci ha portato alla Malga Alpe del Lago.

In estate qui è pieno di mucche e alla malga è possibile fermarsi sui tavoli fuori e mangiare i panini che ci si è portati. Questa camminatina è perfetta se si ha bimbi anche piccoli.

 

NOI ABBIAMO SBAGLIATO STRADA

 

Se devo dirvi la verità noi qui abbiamo sbagliato strada -haha- perchè stavamo discutendo (ora non mi ricordo manco di cosa) e siamo andati dritti come due pandoli!!!

Quando siamo arrivati al ghiaione lo abbiamo seguito finché ci ha riportato sul sentiero giusto (avete capito perché avere la cartina è importante??? In questo caso non siamo dovuto tornare indietro).

 

LA STRADA GIUSTA

 

Voi, che siete più bravi di noi, arrivati alla malga Alpe del lago NON ANDATE DRITTI bensì seguite la stradina di sinistra (ben visibile eh!) e vi ricongiungerete al 513 giusto un attimo per poi seguire il 517a.

 

CE LA FARANNO I NOSTRI EROI?

 

Finalmente abbiamo preso il sentiero giusto.

Io personalmente visto che eravamo su un altro sentiero avevo proposto semplicemente di cambiare camminata ma Simone è (a volte) molto fiscale quindi se avevamo deciso di fare l’Alpe Vecchia lì dovevamo andare.

 

Quindi io, Giorgino e Simone trasformato in Signorina Rottenmayer per un giorno arriviamo in questa ampia radura dove finalmente possiamo vedere il bellissimo ed imponente Mangart.

Questa escursione è molto bella perchè ti fa camminare sotto delle montagne storiche e bellissime e finisci per camminare sempre con il naso all’insù.

 

E’ il momento di fare fatica.

Ci aspetta un ora e mezza di salita abbastanza impegnativa quindi, meglio mangiare un panino :D.

 

TEMPOREGGIANDO SOTTO IL MANGART

 

Meno male che Simone è come me ovvero un mangione e quando propongo di “farci il panazzo” c’è sempre una risposta affermativa da parte sua.

Bene non si può più rimandare.

 

Saliamo un ora e mezza immersi nel bosco con il terreno completamente ricoperto di foglie rosse.

E’ il suolo preferito di Giorgino infatti può correre, fare le sgarfate, scivolare, rotolare, scavare e cercare. Insomma uno spasso anche vederlo.

 

Ci fermiamo anche 10 minuti a giocare con lui e lo sotterriamo sotto cumuli di foglie finchè salta via facendo un gran polverone  hhahahè troppo bello vederlo così contento e scatenato.

Ripartiamo e finalmente arriviamo in quota.

 

Da qui la vista dietro di noi è spettacolare, i due laghi circondati dagli alberi e tutt’intorno decine di montagne.

Sopra di noi la catena del Mangart e delle Ponze.

 

Alberi rossi e gialli che si intrecciano con i sempreverdi creando una coreografia intorno a noi difficile da descrivere a parole.

Veramente bellissimo.

 

Ma il bello di oggi è anche il sentiero in sè.

Ci addentriamo in questo sentiero circondato da migliaia di larici vestiti di giallo.

 

E’ tutto talmente bello e perfetto che sembra finto.

Quasi fosse un set di un film costruito ad hoc per una scena autunnale.

 

CHE FREDDO!

 

Attraversiamo questo panorama giallo paglierino con gli occhi pieni di incanto finché non arriviamo in un certo punto del sentiero dove le temperature scendono drasticamente.

 

Ma dove siamo nel mago di oz?

Intorno a noi è tutto ghiacciato, il terreno, le foglie, tutto è coperto da uno strato di ghiaccio e inizia a fare freddissimo.

 

Indossiamo tutto quello che abbiamo (meno male ci portiamo sempre giacche e cuffie di emergenza) e partiamo alla velocità della luce verso il rifugio Zacchi.

 

IL RIFUGIO ZACCHI

 

Arriviamo al rifugio Zacchi e decidiamo di non fermarci.

Tiriamo fuori gli ultimi 2 panini e li mangiamo mentre scendiamo.

Manca ancora un ora e mezza di strada quindi preferiamo darci una mossa perchè voglio fare anche un giretto al lago inferiore per fare qualche foto.

 

LA DISCESA

 

Come tutte le nostre discese anche in questo caso scendiamo a rotta di collo senza mai fermarci fino ad arrivare alla macchina.

La discesa è semplice anche se in questa stagione bisogna stare attenti per la presenza di tante foglie sul sentiero e si rischia di scivolare.

 

END

 

Arrivati alla macchina ci cambiamo e facciamo un salto al lago inferiore per bere un caffe al Bar Belvedere e fare qualche foto e ci è venuto in mente di quando, mesi prima abbiamo noleggiato le barchette qui, che risate 😀

 

Comunque anche se è partita “male” abbiamo passato una bellissima giornata e consiglio a tutti questa camminata soprattutto in autunno ed in estate. Un vero incanto!

 

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INFO DELLA CAMMINATA ANELLO DAL LAGO SUPERIORE DI FUSINE LUNGO IL SENTIERO DELL’ALPE VECCHIA :

 

Partenza: Lago superiore di Fusine, Tarvisio, Friuli Venezia Giulia.

Arrivo: Sentiero dell’Alpe Vecchia, rifugio Zacchi

Tempi: 4,30 ore

Sentiero: Ci sono 3 soluzioni per fare questa camminata

  1. Salite al rifugio Zacchi con il CAI 512 fate il sentiero dell’Alpe Vecchia CAI 513 e scendete tramite il CAI 517, 517a, 513, 512.
  2. Fate il giro al contrario ovvero CAI 512, 513, 517a, 517, rifugio Zacchi e discesa tramite il 512.
  3. Oppure il giro che abbiamo fatto noi per “cambiare un po’ ” il classico giro quindi CAI 514, Malga Alpe del lago dove si prende la strada bianca sulla sinistra e poi 517a, 517, rifugio Zacchi e discesa tramite il 512.

Difficoltà: media.

Adatta a chi: adulti e ragazzi grandi abituati a camminare.

 


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