Camminata autunnale tra i vigneti alla scoperta della storia di Savorgnano del Torre e delle sue cantine

Una giornata alla scoperta delle cantine vinicole di Savorgnano con camminata al tramonto tra le vigne.

 

^^^ Eccoci! Oggi giornata e post un po’ diversi dal solito. Porterò alcuni amici del #thecollettivo ovvero Alice e Giacomo del blog @nuovigiorni e luca @luchedalnord alla scoperta di Savorgnano, di qualche cantina e qualche vinello e durante l’ora più bella faremo una camminata tra le vigne.. siete pronti?? ^^^

 

^^^ Prima tappa della giornata la cantina “Sot la Mont” che è a Attimis ma ha parte dei vigneti anche a Savorgnano. Consiglio: non fate come noi. Prima la camminata e poi il vino! 😀 ^^^

^^^ La cantina “Sot la Mont” produce il bianco “Blanc de Mont” 100% tocai friulano e il “Ros de Ponche” 80% refresco di faedis e 20% merlot ^^^

^^^ La cantina è uno spettacolo. Si trova in una ex stalla ristrutturata e la scala dove ora sono appese le luci era la vera scala che il nonno di Mattia usava per andare al piano superiore. ^^^

^^^ Ecco il proprietario della cantina: Mattia Caruzzi, 27 anni, uno dei più giovani vignaioli della zona e molto disponibile nello spiegarci come è iniziata la sua attività e a guidarci nella degustazione ^^^

^^^ Luca (@luchedalnord) concentrato nella degustazione ^^^

^^^ Un assaggio direttamente dalla botte ^^^

^^^ Alice firma il muro della cantina “Sot la mont” con #TheCollettivo ovvero noi, un gruppetto di appassionati di social, fotografia, blog e Friuli Venezia Giulia ^^^

^^^ Seconda tappa di giornata la cantina “Mont’albano Agricola” Vini BIO dal 1985 ^^^

^^^ Visita alla cantina insieme al titolare ^^^

^^^ Mauro Braidot è il titolare dell’azienda vinicola Mont’albano che è anche un Bed&Breakfast. Questa struttura nasce, non solo per produrre e vendere vino ma soprattutto, per ricevere clienti e raccontagli il mondo del vino biologico.^^^

^^^ Alice durante la visita in cantina. Seguitela su instagram @nuovigiorni ^^^

^^^ In assenza di Giorgino abbiamo trovato la mascotte della giornata 😀 ^^^

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^^^ Ognuno brinda con quello che può. ^^^

^^^ Dopo la visita in cantina inizia la degustazione ^^^

^^^ Mauro ci racconta che l’azienda nasce a Colloredo di Monte Albano, inizia a produrre BIO dal 1985 e in pochi anni ottiene grandi risultati. Nel 2008 entra a far parte del gruppo Sartori e dopo aver avviato il tutto si butta in questa nuova avvenura, la Mont’albano Agricola ^^^

^^^ Nel 2013 si sposta qui, a Savorgnano, dove produce nei suoi 4 ettari cinque prodotti che sono il fiore all’occhiello dell’azienda. Vini BIO e anche vini senza solfiti che vengono venduti qui o sul loro sito web.^^^

INIZIA LA CAMMINATA TRA LE VIGNE DI SAVORGNANO DEL TORRE

 

Dopo aver fatto ben due degustazioni vuoi non fare una camminata??

 

Ammetto che è stata davvero una giornata divertente e tra racconti e aneddoti siamo arrivati a fare tutto il giro che avevo in mente ( anche se le lamentele durante la salita ci sono state  😀 ).

 

Parcheggiamo davanti alla posta di Savorgnano e prendiamo Via dei Savorgnan, che parte proprio lì davanti e seguiamo le indicazioni per Villa Savorgnan.

 

^^^Prima tappa della nostra camminata è Villa Savorgnan datata fine 1400 e luogo di nascita della storia di “Romeo e Giulietta”. Qui sopra potete vedere “la Torate” perfettamente conservata e dietro la villa. Ora questo è un B&B^^^

^^^ Vista villa Savorgnan tornate sui vostri passi. Continuate lungo Via dei Savorgnan fino a trovare un bivio (foto sopra a sinistra). Prendete la strada che scende e diventa sterrato e poi ancora a destra (foto sopra a destra) . Ora sempre dritti verso una bella salitona ^^^

 

^^^ Al tramonto tra le vigne ^^^

^^^ Sicuramente sto spiegando a Luca come son riuscita a far stare un frigo, una bottiglia, 6 bicchieri e anche le tartine dentro il mio zaino 😀 ^^^

^^^ Ahahah il titolo di questa foto potrebbe essere “Giacomo e lo sport” 😀 @nuovigiorni ^^^

^^^ Ma guardate che bel tramonto! ^^^

^^^ Si è unito alla nostra avventura Nerino, un mio caro amico originario proprio di Savorgnano ^^^

foto di @luchedalnord 

^^^ Sotto di noi scorgiamo la “vecchia cantina” e tutt’attorno l’anfiteatro. Dovete assolutamente scendere fino a questo edificio solo per vedere come sono posizionati i filari. Dall’alto non rende assolutamente. Sembra davvero di essere dentro un anfiteatro ma formato da viti. Incredibile. ^^^

^^^ E siamo arrivati finalmente alla botte, punto più alto e panoramico di Savorgnano ^^^

^^^ La vista.  foto di @luchedalnord ^^^

^^^ Oggi aperitivo con vista e dietro di me si può scorgere parte del sentiero che abbiamo fatto ^^^

^^^ Sorrisone perchè mi sono portata tutto il necessario nello zaino per l’aperitivo e ho fatto una sorpresa ai ragazzi. Che hanno gradito molto ;D ^^^

^^^ Vino Sara e Sara una delle cantine di Savorgnano che preferisco ^^^

foto di @luchedalnord – Vino Sara&sara 

^^^ Io e Alice dopo 2000 bicchieri di vino ahahah ^^^

 

L’altro mese io e alcuni miei amici, Luca @luchedalnord e Alice e Giacomo di @nuovigiorni, abbiamo avuto l’opportunità di visitare alcune cantine e fare una bella camminata nelle vigne di Savorgnano alla scoperta della storia di questo bel paesino in Provincia di Povoletto (Ud).

 

CAMMINATA TRA LE VIGNE A SAVORGNANO DEL TORRE

 

Savorgnano ha una storia antichissima e ci sono ancora ville ed edifici che lo testimoniano.

Pensate che la storia di Romeo e Giulietta parta proprio da qui e infatti Villa Savorgnan sarà la prima tappa della nostra avventura alla scoperta della storia e delle cantine di Savorgnano del Torre.

 

UN PO’ DI STORIA

 

I Savorgnan sono un antica famiglia friulana tra le più potenti e ricche del tempo e sono anche i più antichi feudatari del castello di Udine. 

 

Nel 1254 Rodolfo e Corrado vennero investiti del feudo di Savorgnan, da cui presero il nome.

Rodolfo nel 1265 si schierò dalla parte del Conte di Gorizia e così entrambi i fratelli persero ogni diritto sul feudo.

 

Nello stesso periodo la nobile famiglia di Colmalisio prese il cognome di Savorgnan e di conseguenza anche tutti i diritti perduti da Ridolfo e Corrado.

Uno dei poteri più grandi della famiglia Savorgnan era la giurisdizione sulle acque e sulle chiuse delle rogge, il che voleva dire che potevano decidere di togliere l’acqua alla città di Udine quando volevano.

 

Nel 1411 durante la guerra tra la repubblica di Venezia e il Regno d’Ungheria, Tristano Savorgnan rimase assediato 4 mesi nel castello della Motta.

Tristano era il bisnonno di Luigi Da Porto e Lucina Savorgnan, ovvero i famosi Romeo e Giulietta.

 

Si presume che Luigi e Lucina si conobbero durante una festa in maschera nel 1511 e sicuramente passarono per villa Savorgnan e il Castello della Motta.

 

Villa Savorgnan venne costruita nel 1400 dai Savorgnan della Bandiera, dopo la distruzione del castello della Motta ed era sede dell’amministrazione del feudo che andava da Nimis fino al fiume Torre.

Anche se oramai la funzione difensiva era venuta meno, la villa era un palazzo fortificato, composto dal corpo centrale, due torri, una cappella e anche le prigioni.

 

VILLA SAVORGNAN

 

Parcheggiamo davanti alla posta di Savorgnano, prendiamo Via dei Savorgnan e seguiamo i cartelli per Villa Savorgnan.

Se volete vederla un po’ meglio potete salire verso la vigna di fronte alla casa e dare un occhiata alla villa e alle “Torate” da lontano (non avvicinatevi è proprietà privata).

E’ proprio qui che inizia la leggenda di Romeo e Giulietta.

 

Luigi da Porto e Lucina Savorgnan erano cugini. Lei abitava in Friuli e faceva parte dei Savorgnan “del Monte” mentre Luigi era di origine Vicentina faceva parte dei “del Torre” ed era capitano dei Cavalleggeri Veneti a Cividale. I membri delle due famiglie erano nemici giurati.

 

Luigi venne ferito gravemente durante una battaglia che lo rese semi-paralizzato. Si trasferisce nel suo castello di Vicenza dove scoprirà del matrimonio di Lucina con Francesco Savorgnan del Torre, organizzato per far tornare la pace in famiglia.

 

Il dolore per il suo amore perduto gli farà scrivere la novella “Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti” dove Romeus e Giulietta sono lui e Lucina e la ambientò a Verona per nascondere l’origine della storia.

 

SI PARTE CON LA CAMMINATA

 

Vista Villa Savorgnan torniamo sui nostri passi e continuiamo la camminata sempre su Via dei Savorgnan lungo la strada asfaltata.

Dopo pochi minuti troviamo una diramazione. Andiamo a destra dove la strada scende e il fondo diventa sterrato e poi ancora a destra.

 

Iniziamo una bella salitona (l’unica dai) che ci porta in quota.

Camminiamo tra bellissimi filari colmi di uva (sta per iniziare la vendemmia) e piante di Ulivo.

Sulla nostra destra il panorama si sta aprendo piano piano ed è mozzafiato.

 

Arriviamo finalmente in cima alla collina. Sotto di noi centinaia di filari di viti creano una bellissima coreografia mentre la pianura friulana si estende a perdifiato davanti a noi.

È sempre un incanto venire quassù.

 

GIOVANNI SBUELZ

 

Uno dei personaggi più importanti per la città di Savorgnano fu “Il Sire” ovvero Giovanni Sbuelz, originario di Tricesimo da una famiglia benestante.

 

Lo Sbuelz era un uomo colto ed intraprendente. Decise di comprare 200 ettari di campi e di trasformarli completamente. In 5 mesi realizzò i terrazzamenti e fece innestare meli, peri, noccioli, ciliegi e 80000 viti sulle colline di Savorgnano.

Dalla nostra posizione, sopra le vigne, possiamo vedere la sua vecchia cantina, ovvero quell’edificio bianco al centro.

 

Vi consiglio anche a voi di scendere fino alla vecchia cantina per godervi la vista delle vigne da quella prospettiva. I filari girano tutti intorno all’edificio e sembra veramente di essere in un anfiteatro. Ma di viti. Incantevole.

Ora tutte queste vigne che vedete appartengono all’azienda “Aquila del Torre” che è possibile visitare.

 

LA “LAPIDE”

 

Noi proseguiamo sempre dritto e dietro la panchina con la mappa delle camminate troviamo la famosa lapide datata 1937, voluta dal cantore Chino Ermacora  per ricordare la grandissima opera dello Sbuelz che per primo credette nel vino e nel territorio di Savorgnano.

Venne scelto un verso di Omar Kayam, genio di astronomia, matematica e filosofia, che in una Persia del 1100 annegava le sue disillusioni nel vino e nell’amore.

 

Superiamo la lapide e continuiamo la nostra piacevole camminata.

Sta arrivando il tramonto.

 

E’ decisamente l’ora più bella per fare una camminata quassù.

 

LA BOTTE

 

Raggiungiamo la botte, il punto panoramico più alto e bello dell’intera camminata.

 

Qui ci godiamo la vista delle vigne, del panorama, del cielo che si sta tingendo di arancione e per festeggiare questa giornata così piena di risate apro lo zaino e tiro fuori una bella bottiglia di Vino ghiacciata, ovviamente made in Savorgnano 😀

Beviamo, mangiamo e ridiamo intervallando il tutto con qualche foto per i nostri post e in un attimo è l’ora di andare.

 

Stiamo facendo un anello dunque scendiamo dalla parte opposta dalla quale siamo arrivati.

Qui a scendere troverete varie strade sterrate che si incrociano e c’è il rischio di perdersi ma alla fine, vedrete che troverete la via che vi condurrà alla strada principale. 

 

Ora dovrete solo tornare verso la posta dove avrete lasciato l’auto.

 

LA “CASA ROSSA”

 

Noi, grazie al mio amico Nerino che è originario di Savorgnano e conosce questi luoghi come le sue tasche, facciamo qualche deviazione in più tra i bellissimi filari fino ad arrivare alla famosa “casa rossa” ovvero la caratteristica casa dello Sbuelz.

Se volete trovarla anche voi fate caso a una stradina sterrata che sale sulla destra ad un certo punto mentre scendete. In mezzo alla vegetazione c’è la “casa rossa”.

 

Questa villa sembra si stia afflosciando su se stessa, resiste solo la facciata ancora dritta e solenne che, dipinta di un rosso mattone,  cerca di resistere anche alla vegetazione.

Nerino ci racconta che i giardini della villa erano pazzeschi, pieni di rosai, alberi da frutto, aiuole e fiori e alla fine del giardino c’era un grande tavolo per rilassarsi e ammirare il panorama in compagnia.

 

La nostra camminata finisce sulla strada che da Savorgnano va a Ravosa. Giriamo a destra e ritorniamo verso l’auto.

La camminata è finita ma il racconto ancora no!

 

Infatti siamo anche andati in visita a due cantine vinicole quel giorno (e potete farlo anche voi, ovvio).

 

LE CANTINE VINICOLE DI SAVORGNANO DEL TORRE

 

Savorgnano vanta molte cantine e dei vini eccellenti.

Io ad esempio per ogni ricorrenza vengo qui a fare incetta di vino.

 

COME SI FA UNA VISITA IN CANTINA

 

Se non siete mai stati a comprare vino o fare una degustazione in una cantina vinicola ecco qualche info.

 

1. Prima di tutto se volete anche fare la camminata nelle vigne, fate prima la camminata e poi la visita in cantina. 😀

Bere vino e poi fare fatica nella stessa giornata non è mai una buona idea (come abbiamo fatto noi ).

 

2. Con gli amici è meglio!

Avete deciso di visitare qualche cantina? Ricordatevi che le visite possono durare anche un ora e mezza e più si è, meglio è! Quindi invitate qualche amico, fate un bel gruppetto e chiedete di poter fare una degustazione con visita alla cantina perchè vorreste comprare qualche bottiglia e anche conoscere la storia dell’azienda.

 

3. Telefonate prima!

Spesso nelle cantine medio piccole sono tutti molto impegnati quindi è meglio telefonare e programmare la visita.

 

LE CANTINE DI SAVORGNANO DEL TORRE

 

CANTINA “SOT LA MONT”

 

Per iniziare la nostra giornata trekking-vinicola siamo andati da Mattia Caruzzi, classe ’92 che dal 2012 coltiva con passione i vigneti del nonno.

 

Dopo anni di doppio lavoro e sacrifici, da 3 anni a questa parte fare vino è diventato il suo unico lavoro e sotto il nome di  cantina “Sot la mont” con vigneti in zona Faedis e Savorgnano produce il “Blanc de Mont” 100% Tocai Friulano e il “Ros di Ponche”  80% refosco di Faedis e 20% Merlot.

 

La cantina Sot la Mont è stata realizzata nella vecchia stalla di famiglia ristrutturata. È molto caratteristica e secondo me, assolutamente da vedere. Inoltre, il modo di fare di Mattia, semplice e alla mano,  ti mette subito a tuo agio anche se di vino non te ne intendi molto e questo ci ha permesso di fargli tutte le domande che ci venivano in mente.

La nostra esperienza nella cantina “sot la mont” è stata veramente ottima e io sono anche uscita con un bel cartone di vino.

 

Potevo mica non farlo assaggiare a Simone che oggi è rimasto a casa!?

 

Indirizzo: Azienda Vinicola Sot la Mont, via Pietro Micca 8, 33040 Attimis UD

Tel: 333 6511593 – Mattia Caruzzi

Sito web: QUI

 

MONT’ALBANO AGRICOLA – VITICOLTORI BIOLOGICI

 

Nella seconda cantina abbiamo avuto il piacere di conoscere Mauro Braidot che produce vini BIO dal 1985.

 

La storia dell’azienda è molto interessante. Mauro è stato uno dei primi in Italia a produrre BIO e in pochi hanno ha avuto un grande successo, soprattutto all’estero.

La “Mont’albano Agricola” è un secondo progetto e nasce nel 2008 non solo come azienda vinicola ma anche come struttura ricettiva per ospitare turisti e appassionati di vino e raccontargli il mondo del biologico.

 

La filosofia di Mauro è chiara, meno uso di sostanze chimiche, maggior rispetto per l’ambiente, migliori condizioni di lavoro per i dipendenti e maggiore trasparenza per il cliente finale.

Mauro produce anche due vini senza solfiti, uno chardonnay e un rosso composto da merlot, cabernet e refosco. Questi vini sono stati chiamati “Perennio” e sono una dedica tutta speciale di Mauro a suo padre, Ennio Braidot.

 

Durante la degustazione sono i vini che ho apprezzato maggiormente.

In azienda potete comprare i vini, scoprire il mondo del vino biologico, prenotare la grande sala per eventi e degustazioni e dormire nel bellissimo B&B.

 

Indirizzo: Via Casali Jacob, 2, Savorgnano del Torre – Povoletto (UD)

Tel. 0432 647016 – Mauro Braidot

Sito web: www.montalbanobio.it 

 

VINO PERINI

 

La cantina Perini è la più antica di Savorgnano infatti è stata fondata nei primi anni del ‘900 da Don Romano Perini.

Visitare l’azienda vinicola Perini è conoscere una storia lunga 100 anni che passa attraverso 4 generazioni di vignaioli.

 

Ora al comando c’è il giovane Alessandro Perini che con passione e grande conoscenza coltiva solo uve selezionate e lavorate con grande cura.

Questa cantina che punta tutto sulla qualità produce vari tipi di bianchi, rossi, verduzzo e anche Picolit.

 

Indirizzo: via San Michele, 25/A – Savorgnano del Torre – Povoletto (UD)

Tel. 0432 666242 – Alessandro Perini

Sito web: www.vinoperini.it 

 

CANTINA SARA&SARA

 

Non c’è pasqua, natale o compleanno a casa Morello che non si festeggi con un bicchiere di vino Sara&Sara. 

E’ stato il primo vino che ho conosciuto quando sono venuto ad abitare in queste zona e continuo a rimanere molto legata a questa cantina.

 

Fondata nel 1954 ora la cantina è gestita dai fratelli Alessandro e Manuele Sara che, con un occhio al passato, guardano al futuro producendo vini biologici di grande qualità.

Nei loro sette ettari con grande passione e conoscenza del territorio lavorano sodo per creare prodotti unici rispettando l’ambiente, evitando diserbanti e usando solo lieviti naturali.

 

Indirizzo: Via dei Monti, 5, Savorgnano del Torre – Povoletto (UD)

Tel: 0432 666365 – Alessandro Sara

Sito web: www.saraesara.com

 

MARCO SARA

Indirizzo: via dei monti, 3 –  Savorgnano del Torre – Povoletto (UD)

Tel. 346 7279163

Sito web: www.marcosara.com

 

VINI GENIO

Tel. 340 7845021 – Giovanni Genio

 

VINI MARCO PINAT

Indirizzo: Via Tomadini 27, Povoletto (UD)

Tel. 349 812 5856

Sito web: www.marcopinatvini.com

 

AQUILA DEL TORRE

 

L’azienda Aquila del Torre produce vini biologici certificati e ospita anche un bellissimo B&B nel mezzo della natura. Qui potete prenotare wine experiences, degustazioni e camminate in vigna.

 

Indirizzo: Via Attimis, 25, Savorgnano del Torre – Povoletto (UD)

Tel: 0432 666428

Sito web: www.aquiladeltorre.it

 


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