Ciaspolata a Sauris: da Velt al rifugio Eimblateribn aperto anche in Inverno

Una ciaspolata attraverso gli affascinanti boschi di Sauris il comune più elevato del Friuli Venezia Giulia, fino al rifugio Eimblateribn a quota 1441 metri.

 

^^^ Si parte! ^^^

^^^ L’inizio dell’escursione  partendo da Velt, lungo il sentiero 1B ^^^

^^^ Ecco un esempio di stavolo, la tipica architettura delle case di Sauris ^^^

^^^ Passiamo al sentiero 1C, non sarà una grande idea 😀 ^^^

^^^ Un cagnolino felice nella neve ^^^

^^^ Simone fa il “papero” correndo con le ciaspole nel grande prato innevato di Velt ^^^

^^^ Giorgi dispotico! ^^^

^^^ L’arrivo a Sauris di Sotto attraverso il sentiero 1C ^^^

^^^ Io che mi studio lo stavolo dai piani bassi ^^^

^^^ Divertitivi anche voi a cercare le sculture di legno in tutta Sauris ^^^

^^^ Le potete trovare lungo la strada ma anche al primo o secondo piano di qualche stavolo. Guardate anche per aria! ^^^

^^^ Nel centro del paese ci sono bellissime miniature fatte di legno degli edifici tipici di Sauris, dallo stavolo, alla malga, al rifugio dei boscaioli. Assolutamente da vedere! ^^^

^^^ Coccoline ad alta quota lungo il sentiero 2A per il rifugio Eimblateribn ^^^

^^^ Simone e Giorgino (che vuole sbranare il legnetto) ^^^

^^^ Un punto panoramico del sentiero ^^^

^^^ Io e il monte Bivera alle mie spalle ^^^

^^^ E qui il monte Bivera da un’altra prospettiva e la cima delle Rigolanes ^^^

^^^ Giorgino mentre ci aspetta ^^^

^^^ Io che penso al frico che mangerò dopo ^^^

^^^ L’arrivo al rifugio Eimblateribn ^^^

^^^ Ecco Miro, il titolare, in attesa degli ultimi clienti…noi! ^^^

^^^ Una giornata di sole stupenda ci ha permesso di pranzare fuori ^^^

^^^ Il panorama che si gode dal rifugio Eimblateribn a quota 1441 m ^^^

^^^ Iniziamo con un frico in 2… ci pentiamo subito di non averne ordinato uno a testa! ^^^

^^^ Recuperiamo ordinando frico, polenta e formaggio x 2 ^^^

^^^ Anche Giorgino sotto il tavolo apprezza 😀 ^^^

^^^ Si rientra lungo lo stesso sentiero ^^^

^^^ Non riesco a staccare gli occhi da questo panorama incantevole ^^^

^^^ Ecco il selfie più riuscito della giornata con la macchina fotografica appoggiata sulla staccionata haha ^^^

^^^ A causa di diversi alberi caduti abbiamo fatto vari tratti “fuoripista” ^^^

^^^ Arrivati a Sauris di Sotto ora rientriamo lungo il facile sentiero 1B fino al Bar C’entro (dove ci sono anche le terme di Sauris) ^^^

^^^ Ecco l’entrata del Bar C’entro… finalmente si fa aperitivo con birra e prodotti locali! ^^^

^^^ Il folletto della foresta vi da il benvenuto… non fatelo arrabbiare! ^^^

^^^ Vuoi farti mancare una birretta Zahre a Sauris? ^^^

^^^ Ecco il tagliere di Simone composto da Speck e Crudo di Sauris, Pancetta e Salame locale…. delicatissimi e con un gusto incredibile! ^^^

^^^ Ed ecco il mio tagliere, una selezione di formaggi dal più giovane al più stagionato e saporito. Dire buonissimo è poco! ^^^

^^^ E anche quest’avventura è finita! Bye bye Sauris ci vediamo sicuramente presto! ^^^

 

 

E’ domenica e fa un caldo fuori dal comune.

Quest’anno la neve si è fatta attendere decisamente troppo e ora, ci si mette anche il caldo anomalo.

 

Decidiamo di fare una ciaspolata a Sauris, prima che la neve ci abbandoni definitivamente.

Ci svegliamo di buon’ora,  facciamo colazione e partiamo.

 

QUALI SENTIERI FARE A SAURIS

 

Nei vari bar e hotel di Sauris sono disponibili le cartine dei sentieri, utilizzabili sia d’estate che d’inverno.

Le numerose vie che si intrecciano intorno al paese, sono le stesse che usavano centinaia di anni fa i primi abitanti di Sauris per spostarsi e lavorare. Oggi vengono usati da escursionisti come noi, sia a piedi che in bicicletta.

 

Purtroppo, con la catastrofe dell’autunno 2018, migliaia di alberi sono caduti sia vicino al centro del paese che in aree difficilmente raggiungibili.

Tutti si sono adoperati per pulire e tagliare più alberi possibili e rendere i sentieri agibili in tempo ma, il lavoro era troppo e con l’arrivo della neve, i lavori si sono bloccati.

Ora ci sono sentieri percorribili e altri no.

 

Per sapere quali fare basta seguire quelli più battuti o, come abbiamo fatto noi, chiedere informazioni ai locali.

 

DOVE PARTIRE PER FARE VARIE CIASPOLATE A SAURIS

 

Noi parcheggiamo sempre davanti al Bar C’entr0 dove Flavio e Gianna, i titolari sono sempre super disponibili a dare informazioni e consigliare i sentieri da fare, soprattuto a stagione inoltrata dove il rischio valanghe è molto alto.

Il Bar C’entro si trova in località Velt, tra Sauris di Sopra e Sauris di Sotto ed è un punto perfetto per ogni escursione, infatti qui, si intersecano 3 sentieri battuti che ti permettono di arrivare ovunque e a fine giro approfittare delle terme  di Sauris che si trovano proprio accanto al Bar.

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IL NOSTRO ITINERARIO

Lo sapete che non siamo tipi che vanno a cercar notte,  a noi piace camminare e stare in mezzo alla natura sempre in totale sicurezza quindi oggi, decidiamo di intraprendere il facile sentiero che da Velt ci porta a Sauris di Sotto e poi su fino al rifugio Eimblateribn, l’unico rifugio aperto che io finora abbia trovato in Friuli Venezia Giulia d’inverno.

 

In che senso?

Nel senso che, solitamente, i rifugi aperti in inverno sono quelli raggiungibili in auto o  nei comprensori sciistici.

Il gusto di ciaspolare e arrivare ad un rifugio aperto è (oltre che un miraggio) una figata, quindi decidiamo quello come punto di arrivo.

 

SI PARTE

 

Partiamo dal Bar C’entro dove anche i cavalli del maneggio sottostante si stanno preparando per una bella camminata nella neve.

Salutiamo i cavalli e prendiamo il bel sentiero battuto che scende direzione Sauris di Sotto.

 

Appena superati i primi alberi una distesa di neve fresca si staglia davanti a noi.

E Giorgino si lancia  😀

Inizia a fare le corse come se non vedesse la neve da anni. Prende la rincorsa, salta e si tuffa. Fa scassare dal ridere!

Gli lasciamo sfogare tutte le energie della mattina tirandogli anche le palle di neve.

Ora si può’ iniziare  la ciaspolata.

 

Finiti i giochi decidiamo di prendere il sentiero 1C.

Probabilmente sopraffatti dalle troppe indicazioni sul dove NON andare ci siamo confusi e abbiamo preso la via sbagliata. iniziamo bene.

 

A neanche metà del sentiero iniziamo a trovare decine di enormi alberi caduti. Nella maggior parte dei casi riusciamo a passarci sotto mentre verso la fine decidiamo di aggirare un grosso ammasso di pini caduti passando da sopra.

Non è stato troppo complicato solo che abbiamo perso un ora buona.

 

Arrivati a Sauris di Sotto, ci togliamo le ciaspe e passiamo attraverso il paese e poi su fino al Prosciuttificio Wolf.

 

Prendiamo la strada che sale parallela alle piste da sci e seguiamo il segnalino 2A direzione Rifugio Eimblateribn.

Facciamo tutta la prima salita camminando su strada, morendo di caldo e godendoci la vista dei bambini che si stanno cimentando in una gara di slalom.

 

La salita al rifugio Eimblateribn (sappiatelo, questa è la prima volta che lo scrivo senza andare 3 volte a vedere come si scrive 😀 ) è molto semplice. E’ una strada ricoperta di neve che quindi sale in maniera costante e permette di godersi il panorama ciaspolando in tranquillità.

Visto il tempo bello ci aspettavamo molte persone sul sentiero e invece incrociamo solo due signori dotati di racchette coordinate e passo e mosse sempre coordinate. Che ridere!

Arriviamo al rifugio e ci sono i tavoli esterni in pieno sole.

 

Oggi fa veramente caldo e tutti gli avventori hanno deciso di mangiare all’aperto. Noi non siamo da meno.

Ci sediamo fuori dopo aver scattato un paio di foto e in un attimo arriva il signor Miro, il gestore del rifugio da almeno 30 anni.

Maglietta a maniche corte, strofinaccio sulla spalla, si avvicina al tavolo con una faccia piuttosto seccata. E’ il benvenuto del montanaro! Ci siamo abituati 🙂

Probabilmente pensava di aver finito per oggi ma invece no! Siamo  arrivati noi 😀

 

IL RIFUGIO EIMBLATERIBN

 

Gli chiediamo 2 birre. Ritorna, ce le mette davanti e se ne va.

Ho quasi paura a richiamarlo.. alzo la mano, mi vede. Panico.

Si avvicina piano piano.

 

Visto lo stile un po’ dispotico, Simone si ammutolisce e non capisco cosa vuole cosi’ ordino un frico per due e via andare.

Ragazzi, che buono ‘sto frico!!!

Avete presente i frichi che fanno in malga con quel formaggio super formaggioso e saporito che solo ad alta quota puoi trovare?! Ecco!

 

Guardo Simone e gli dico “Mho ordiniamo qualcos’altro!”

E via di un altro frico e formaggio e polenta.

Bissiamo anche di birre ed eccolo! E’ il momento! Miro si sta addolcendo!

Ci rivolge anche la parola chiedendoci di dove siamo! Ormai è amore! 

 

Ad un altro tavolo c’è un cagnolino, Taco, che vuole giocare con Giorgino.

Visto che tutti se ne sono andati e i gestori sono seduti in mezzo ai nostri tavoli decidiamo di mollarli per farli sfogare un po’.

Grandi corse e inseguimenti per loro e tante chiacchiere tra tutti noi.

 

Ormai siamo entrati nel cuore di Miro e Maria e li bombardiamo di domande anche riguardo il brutto tempo che c’è stato ad ottobre.

Ci raccontano che loro erano dentro il rifugio da soli e nessuno sapeva che erano lì. Sentivano BUM-BUM gli alberi cadere tutti intorno a loro e il vento cosi’ forte che pensavano sarebbe venuto via anche il tetto. Il giorno dopo quando sono usciti di casa, sembrava un teatro di guerra. Devastazione e alberi a terra ovunque. Tremendo.

 

SI RIENTRA

 

Abbiamo fatto tardi tra chiacchiere e birrette e il nostro buon proposito di arrivare fino a Lateis viene rinviato alla prossima escursione.

Rientriamo sullo stesso sentiero fino a Sauris di Sotto, facciamo un giro per il centro del paese soffermandoci a guardare le stupende architetture degli stavoli e degli hotel  che grazie ad un vincolo regionale hanno mantenuto e valorizzato le caratteristiche delle case di una volta.

 

Prendiamo il sentiero 1B che è completamente sgombro da alberi e battuto benissimo e rientriamo per l’ora dell’aperitivo al punto di partenza, il Bar C’entro.

 

Purtroppo i cani non sono ammessi alle terme così passiamo direttamente al bancone del bar.

 

Il signor Flavio ci chiede subito com’è andata la giornata e si mette a spinare le nostre tanto amate, quanto meritate, birre Zahre.

 

Intanto la moglie del titolare, Gianna, molto gentilmente ci spiega come funziona da loro il carnevale e varie tradizioni del Paese.

 

Adoro questi posticini che oltre a consigliarti belle escursioni ci tengono a valorizzare e raccontare il loro territorio al turista. Flavio ci tiene a raccontare e  far conoscere i prodotti del suo territorio come il formaggio, lo speck e il crudo di Sauris ma anche il miele e la cucina tipica.

 

Si vede che ama far fare al visitatore un’esperienza a 360 gradi partendo dalle escursioni sul territorio fino a tavola, assaggiando i prodotti locali che devo ammettere, hanno una marcia in più.

 

Sauris è uno dei posti più magici del Friuli un po’ per l’architettura unica, un po’ per i sentieri facilmente comprensibili a tutti e di varie difficoltà, un po’ per la bellezza di questo posto ma anche perchè ogni volta che parli a un gestore di qualche attività è sempre proiettato alla soddisfazione del cliente, e gli fanno venire voglia di tornarci ancora e ancora per provare ogni singola attività di Sauris.

 

L’APERICENA CON PRODOTTI TIPICI

 

Dopo aver chiacchierato un sacco con i gestori decidiamo di mangiare qualcosa.

 

Simone prende il tagliere di affettati tipici e io quello di formaggi.

Bhe, cercare di descrivervelo qui è veramente dura. Ragazzi il crudo, lo speck, la pancetta, ad ogni fetta il sapore esplodeva nel palato e le fette tagliate finemente si scioglievano in bocca.

 

I formaggi erano sia provenienti dalle malghe locali di Sauris, che dalla latteria di Enemonzo e quella di Ovaro.

Il formaggio Frant era qualcosa di indescrivibile!

Un sapore delizioso, forte e piccante insieme… da mangiarne a palate!!! 😀

 

Ora per completare in bellezza non potevo che assaggiare una delle grappe di loro produzione. Ho scelto quella alla menta piperita, fiori di Sambuco e foglie di Betulla. Dolce e deliziosa.

La prossima volta alloggerò a Sauris e me le assaggio tutte 😀

 

END

La giornata è finita tardissimo, non ce ne saremmo mai andati. Non so se era meglio la birra di Sauris o i racconti. Rimane il fatto che Sauris rimane uno dei miei posti preferiti e quando si scende verso il lago si pensa subito al giorno in cui si potrebbe ritornare.


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INFO:

Partenza: Bar C’entro, località Velt

Arrivo: Sauris di Sotto poi rifugio aperto Eimblateribn

Sentiero: consiglio 1B e 2A andate e ritorno uguale causa molti sentieri non agibili

Ciaspole: si tranne dal centro di Sauris di Sotto a quando inizia la strada innevata seguendo il segnalino 2A

Consigli: chiedete informazioni ai locali sulle condizioni dei sentieri e se ci sono zone con pericolo valanghe. Le cartine le trovate nei bar, ristoranti e centro visite a Sauris di Sotto. Fermatevi a mangiare in qualche bar e locale di Sauris, non ve ne pentirete!

 


 

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