Una camminata classica invernale in Friuli è l’anello sul Matajur partendo da Montemaggiore, ma questa volta è stato più bello di sempre, perché un mare di nuvole riempiva l’orizzonte.
^^^ La partenza seguendo il sentiero CAI 749 ^^^
^^^ La giornata non prometteva niente di buono ma siamo partiti lo stesso ^^^
^^^ Foto di famiglia con macchina fotografica appoggiata su un sasso 😀 ^^^
^^^ Arrivati al vecchio rifugio ormai chiuso ^^^
^^^ Ci stiamo alzando piano piano sopra le nuvole ^^^
^^^ Lo spettacolo delle nuvole sotto di noi, emozionantissimo. ^^^
^^^ Eccomi lungo il sentiero e dietro di me potete vedere lo Stol (proprio dietro la mia testa) e i monti coperti di neve sono il Picco di Mezzodì, Canin, il Baba Grande e molte altre ^^^
” Trekking facile di 3 ore al bivacco Bianchi “
^^^ Eccoci arrivati alla chiesetta del Cristo Redentore ^^^
^^^ Anche Giorgino è contento ^^^
^^^ Paesaggio surreale davanti ai nostri occhi, in quel mare di nuvole si nasconde anche il monte Joanaz ^^^
Ti potrebbe interessare la camminata sul monte Joanaz? Ecco tutte le info qui sotto!
“Camminata facile per tutta la famiglia sul monte Joanaz “
^^^ In cima c’era un bel po di neve ^^^
^^^ Spettacolo puro ^^^
^^^ Io molto molto felice ^^^
^^^ E’ il momento di scaldarci con il famoso the al Rum di Simone ^^^
^^^ Inizia a tramontare il sole e qui si possono notare 2 figure abbastanza note spartirsi un panino 😀 ^^^
^^^ Si scende veloce prima che gli ultimi raggi di luce ci abbandonino, dobbiamo arrivare ancora a Montemaggiore ^^^
INTRO:
Ciao ragazzi,
oggi voglio raccontarvi dell‘incredibile camminata che abbiamo fatto sul Matajur.
Non era la prima volta che andavamo a camminare lì, ma era la prima volta che mi capitava di vedere questa quantità di nuvole sotto di noi. Un vero spettacolo!
Ma via con il racconto della nostra giornata.
CAMMINATA SUL MONTE MATAJUR
Ma che strano, è domenica e il tempo fa schifo.
Ormai ci stiamo facendo l’abitudine, quest’anno va così. Oppure sono sfigata io, ogni volta che ho una domenica libera piove o c’è una nebbia epica.
VEDI CAMMINATA (ALLA CIECA) SUL KOLOVRAT DELLA SCORSA SETTIMANA.
Vabbè, carichiamo la roba e partiamo lo stesso.
Decidiamo di andare sul Matajur perchè il giro lo conosciamo e anche se il tempo peggiora siamo tranquilli.
Parcheggiamo a Montemaggiore in piazza.
E’ una giornata parecchio fredda e al bar del paese ci hanno detto che ha piovuto 3 giorni di fila quindi ci sarà parecchio fango.
Prendiamo la strada asfaltata che ci porta al Passo di Glevizza dove attacchiamo subito la salita lungo il sentiero CAI 749.
La nebbia ci avvolge e a suon di miei brontolii causa brutto tempo + fatica iniziamo ad alzarci di quota.
Siamo a quota 1200/1300 e piano piano usciamo dalla nebbia, il cielo è pulito, azzurro mentre dietro di noi le nuvole compatte coprono tutto fino all’orizzonte.
Sono impaziente di salire ancora per godermi di più questa vista pazzesca, non mi era mai capitato prima.
Raggiungiamo il bivio dove decidiamo di allungare un po’ la salita prendendo il sentiero che sale “dietro” la chiesetta quindi seguiamo il 725 e ci alziamo ancora. Finalmente superiamo una bella salita che coperta di neve non era cosi piacevole da fare ed ecco lo spettacolo.
In qualsiasi direzione io guardi vedo solo nuvole e abbastanza lontano vette molto più alte di noi coperte di neve.
Il famoso mare bianco ha deciso di farsi vedere anche da me. Ero a dir poco esaltata 😀 .
Sempre con la mia super App Peakfinder spulcio tutte le vette intorno a me e addirittura quelle coperte dalle nuvole e che quindi non riuscivo a vedere, come il monte Joanaz.
Davanti a noi lo Stol e il profilo perfetto delle sue altre creste, dietro il Canin, il Baba grande e molte altre vette innevate delle Alpi Giulie. Sotto solo nuvole.
Uno spettacolo incredibile, da mozzare il fiato.
Dopo almeno 3500 foto proseguiamo fino a raggiungere la chiesetta del Cristo Redentore e ci godiamo la vista anche dall’altro versante.
C’è parecchia gente quindi decidiamo di mangiare fuori abbastanza velocemente. Beviamo il the caldo, scattiamo qualche foto e appena il cielo inizia a tingersi di rosso e di rosa decidiamo che è l’ora di muoverci e scendiamo di buon passo verso il rifugio Pelizzo.
Il sentiero è fangoso, bagnato e con neve qua e là. Il risultato è che sull’erba si scivola che sembra sia stata cosparsa d’olio, il sentiero è pieno di neve o se non c’è neve ci sono 10 centimetri di fango.
Sono “svolata” almeno 5 volte. I pantaloni erano diventati passati da un simpatico blu scuro a ogni nuances di marrone possibile immaginabile. Ho preso una colata bestiale oltre ad essermi sporcata tutta senza avere un cambio dietro.
E’ tardi quindi non ci fermiamo al rifugio, imbocchiamo il 750 che ci riporta al sentiero fatto in salita. Lo seguiamo nel senso inverso per un pezzo e raggiunto quella specie di rifugio chiuso, giriamo a sinistra e scendiamo verso Montemaggiore.
Raggiungiamo un bel gruppetto di baite ben tenute e molto carine. Sta per fare buio quindi non ci fermiamo neanche per una foto al volo e continuiamo la nostra maratona in discesa finché non vediamo le luci del bar del paese accese e la nostra macchina lì davanti.
Decidiamo di fermarci a bere una birra.
Durante l’andata avevo adocchiato un posticino super carino che per raggiungerlo bisognava superare un ponticello di corde e legno.
AGRITURISMO PESTROFA
Scendendo dal Matajur con l’auto probabilmente passerete per Savogna. Superato Savogna c’è il piccolo paese di Cedron. Alla fine ( o all’inizio, dipende dalla direzione ovvio) del paese c’è un bellissimo localino che fa anche da mangiare e si trova sulle sponde del Torrente Alberone è l’agriturismo Pestrofa.
Dietro il locale c’è anche il laghetto con le trote, infatti una delle specialità è la trota.
Noi abbiamo presoun tagliere, patate fritte e birre perchè era pomeriggio però il locale è super carino con grandi vetrate per guardare fuori ed il personale era veramente gentile e simpatico (anche con giorgino :D).
Se dovete fermarvi a bere qualcosa questo posto lo consiglio e d’estate è possibile sedersi fuori dove ci sono anche i giochi per intrattenere i bambini.
Spero vi sia piaciuta che questa nostra avventura.
Alla prossima.
INFO:
Partenza: lasciata la macchina a Montemaggiore di Savogna (Friuli) camminiamo lungo la strada asfaltata fino al Passo di Glevizza e prendiamo il sentiero CAI 749
Arrivo: arrivo a Montemaggiore seguendo il sentiero CAI 751 poi strada asfaltata fino alla piazza dove abbiamo lasciato l’auto.
Sentieri: CAI 749, CAI 725, CAI 736, CAI 750, CAI 749, CAI 751
Perché questo giro: abbiamo deciso di fare questo giro in modo da fare un anello e non dover ritornare lungo la stessa strada dell’andata (tranne un piccolo pezzettino)
Tempo: 4 ore
Adatto a chi: Ci sono molti sentieri sul Matajur, se avete bambini o non siete abituati a camminare vi consiglio di parcheggiare al Rifugio Pelizzo e semplicemente salire lungo il 736 sulla cima del Matajur ( 1 ora per arrivare con calma).
Difficoltà: facile